“Una faccia, una razza? Non proprio”


 

 

E’ stata inaugurata sabato 20 gennaio la mostra “Una faccia, una razza? Non proprio” allestita nelle sale espositive del Castello dei da Peraga grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, il Dipartimento di Biologia e il Museo di Antropologia dell’Università di Padova. Il dott. Nicola Carrara, curatore del museo di Antropologia, nella sua presentazione ha sottolineato come la scienza abbia definitivamente sancito che non esistono “razze” umane, come si pensava fino ai primi decenni del 1900, ma che gli esseri umani appartengono a un’unica razza: quella umana. Ha colto anche l’occasione per ricordare come, solo ottanta anni fa, la nostra nazione aveva promulgato le leggi razziali, preludio agli orrori dei lager. Ha citato Liliana Segre sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau e nominata Senatrice a vita dal nostro presidente della Repubblica. La curatrice dell’allestimento, ha poi illustrato come è nata l’idea di questa mostra e dato suggerimenti sul percorso da fare per coglierne al meglio il significato. Un centinaio di calchi facciali in gesso realizzati su persone viventi aiutano il visitatore a comprendere le diversità somatiche in base alle quali venivano definite le razze, prima che la biologia affermasse definitivamente che il patrimonio genetico umano è unico a prescindere dal colore della pelle, dalla forma del naso o del toro orbitale. Oltre al percorso storico, il visitatore può intuire aspetti artistici e creativi legati all’essenza dell’essere umano.

Uscendo da questa mostra viene spontaneo parafrasarne il titolo cambiandolo in “Tante facce un’unica razza…quella umana” così come rispondeva Albert Einsten in fuga dalla Germania naziata al funzionario dell’immigrazione statunitense. E’ un messaggio quanto mai attuale che diventa un pensiero deferente a tutta quell’umanità vittima di pregiudizi e preconcetti sfatati, si spera, definitivamente.

E’ possibile prenotare visite guidate e laboratori didattici per le scuole di ogni ordine e grado.

Alla mostra, che sarà aperta fino al 4 marzo, grazie anche al contributo di alcuni associati dell’Università Aperta Vigontina, sono collegate due conferenze, programmate in collaborazione con l’Università degli studi di Padova, che si terranno presso la sala consigliare Città di Vigonza, Castello dei da Peraga. Il 31 gennaio il professor Telmo Pievani del Dipartimento di Biologia terrà una conferenza a carattere scientifico divulgativo dal titolo: “Le molte facce dell’evoluzione umana: ultime scoperte e nuove domande”. Il 21 febbraio la professoressa Giuliana Tomasella del Dipartimento dei beni culturali terrà la conferenza: “Esporre l’Italia coloniale. Interpretazioni dell’alterità”.

I docenti e gli studenti che partecipano alle conferenze potranno chiedere l’attestato di partecipazione che verrà riconosciuto come credito formativo.

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“Una faccia, una razza? Non proprio” (locandina)