Lezione concerto dell’Orchestra Brenta


21 ottobre 2019 - Decisamente insolita la cornice che ospita, quest’anno, la lezione concerto dell’Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza: è infatti la chiesa della Madonna di Lourdes di Busa ad accogliere i 330 ragazzi di tutte le classi IV e V del nostro Istituto, accompagnati dai rispettivi docenti.

Pur non essendoci un vero palco il maestro di clarinetto e direttore d’orchestra, Daniele Trincanato, riempie lo spazio tra l’altare e la gradinata guidando i ragazzi a riconoscere melodie e ritmi. I pezzi eseguiti, vengono ritmati dal pubblico sotto la direzione delle sue mani esperte. Si perché i maestri sotto la guida del “direttore d’orchestra” interpretano libertango di Astor Piazzolla e, anche gli adulti, si lasciano prendere dal ritmo incalzante e passionale di questa danza argentina.

La porta della chiesa è aperta e nel fascio di luce si vede la figura di Padre Carlos; è lì per ascoltare ma anche per “vigilare” affettuosamente che tutto vada bene. E va tutto bene, il suo sorriso aperto è un apprezzatissimo benvenuto!

Ed ecco la presentazione dei diversi strumenti: fiati, percussioni, pianoforte/tastiera elettrica: troppo difficile trasportare un pianoforte! Ma il maestro Marco Barizza, spiega bene le caratteristiche di questi due strumenti e sottolinea come il piano forte sia nato come successore del clavicembalo, altro strumento a corde pizzicate e che il primo “forte-piano”, allora si chiamava così, sia stato costruito proprio dal padovano Bartolomeo Cristofori.

La maestra Laura Mosconi con una sensibilità adatta proprio ai ragazzi, illustra le caratteristiche del flauto traverso e fa apprezzare le melodie che ne escono con un lieve soffio. Strumento sottile produce suoni acuti, fa notare Laura ai ragazzi.

A questo punto l’ensamble si cimenta in un pezzo classico: la suite dal balletto lo schiaccianoci di P.I Tchaikovsky; la melodia rapisce davvero la stragrande maggioranza dei presenti.

Nicola Rizzi il percussionista fa sorridere tutti affermando: “il maestro mi mette sempre in castigo perché faccio troppo…..rumore”! E davvero le percussioni sono disposte sempre dietro agli archi e ai fiati, quasi nascoste al pubblico. E soprattutto non possono esprimere una melodia, bensì un ritmo ma quanto coinvolgente lo dimostra bene il pubblico di grandi e piccoli.

Anche lo strumento “perfetto ovvero il clarinetto” fa bene la parte del protagonista …ma solo perché è suonato dal “maestro”, sì certo sempre lui Daniele.

Davide Pivetta tromba e Salvo Pennisi sax contralto descrivono i loro strumenti (ne suonano anche altri) che appartengono alla famiglia degli ottoni e si avvicinano al pubblico facendo ben percepire melodie dai toni più bassi del flauto.

E a noi non resta che ringraziare tutti coloro che hanno permesso quest’ora di musica: Padre Carlos, i maestri dell’Orchestra Brenta, l’Ufficio Cultura, i docenti che hanno accolto la proposta e tutto il pubblico dei nostri ragazzi, entusiasti e mai stanchi di applaudire con calore e convinzione.